“Buongiorno,
In merito alla vostra comunicazione rispetto al conteggio della retta del mese di marzo, vorrei innanzitutto ringraziarvi per l’attenzione e la cura che riservate non solo ai bambini, ma anche alle famiglie, e la correttezza che riponete nel vostro agire. Per questo vorrei comunicarvi che, qualora potesse essere utile e fattibile, se desiderate emettere la nostra ricevuta siamo disponibili a saldare subito la quota. Sappiamo che è una goccia nell’oceano, ma nella fondata speranza che altre famiglie possano permettersi di agire nello stesso modo, crediamo che quando ognuno fa la sua piccola parte ogni cosa funzioni meglio!”
Una mamma

È il 12 aprile del 2021. Questi sono giorni concitati e oramai non si contano più dal lontano febbraio 2020. Sembrano giorni infiniti…

Viviamo nella consapevolezza che a tratti la nostra vita non ci appartenga più come una volta. Ci addormentiamo la sera con il pensiero di come rimanere sul pezzo, per garantire un servizio autentico, con la speranza che l’onda d’urto che ci ha travolto non faccia perdere a noi, alle nostre famiglie e ai nostri super bambini, la percezione che dietro a questo uragano di eventi ci sia un gran lavoro di accoglienza, di professionalità, di sguardo e comprensione verso l’altro.

Siamo tutti nella stessa barca!! Questa è una certezza… E se ciascuno di noi non mette il proprio pezzo sicuramente i risultati, per un futuro migliore, non saranno garantiti.
Così, con grande commozione riceviamo questa mail.

Una email che io reputo carica non solo di belle parole ma piena di attenzione, gratitudine e riconoscenza.

Io sono solita a non dare per scontati certi gesti, perché sono estremamente convinta che non dare valore a certi ringraziamenti, sia veramente il passaporto per un mondo povero e privo di significato.

Quindi GRAZIE per aver dato un rimando concreto al nostro agire professionale, grazie per aver avuto il riguardo di esprimere il proprio pensiero.
Grazie perché questi “sguardi” sono per noi benzina per il nostro lavoro, soprattutto di questi tempi, in cui tutti siamo presi, purtroppo, tanto e solo dalle nostre storie personali.

“Grazie, è un abbraccio tramutato in parole.”

Alessia