Vogliamo dedicare questo mese al valore della RELAZIONE a scuola.
Vogliamo prenderci questo spazio per raccontare cosa significhi per noi esserci per l’altro. Vogliamo farlo aiutandoci con un articolo riassunto e rielaborato da noi, in queste poche righe.
L’identità dei bambini pone le sue basi sull’interazione. Così i genitori, gli insegnanti o gli educatori, rivestono un ruolo fondamentale, tanto da essere prioritari nelle carenze o nelle eventuali disfunzioni genitoriali o sociali.
Il bambino si riflette nella relazione con l’altro da sé, attraverso cui impara a conoscersi e identificarsi, fino a darsi forma.
La relazione modella i partecipanti allo scambio e diventa così portatrice di educazione e occasione di apprendimenti.
La relazione crea il sé della persona, definendola come individuo e la cura lo accompagna per tutta la sua esistenza.
L’origine della vita, generalmente, parte dalla famiglia, luogo dal quale ogni bambino comincia i primi passi per percorrere la propria vita e in questo vengono a definirsi sicurezze o meno, felicità e tristezze, coraggio e meschinità, contraddistinguendo un bambino da un altro, attraverso la genetica, ma anche attraverso l’apprendimento culturale.
Pare sempre più ovvio dunque, come l’indagine della relazione ci offra l’opportunità di conoscere la natura dei legami e del senso che spinge all’azione.
E’ fondamentale prendersi cura della famiglia, la quale dovrà considerarsi partecipe di un equilibrio e di uno scambio continuo, dove fiducia nell’altro, azioni di cooperazione e mediazione sono fondamentali per un’interazione positiva.
L’accoglienza, l’ascolto, il riconoscimento dell’identità, la promozione di cultura e la valorizzazione del rispetto e della libertà altrui, condite con autorevolezza e dialogo, sono gli ingredienti che permettono la costruzione di un codice deontologico che dovrebbe rappresentare il “credo” delle insegnanti/educatori. Il dovere primario dell’educatore, è quello di sostenere i bambini nella progettazione della loro esistenza, valorizzandoli.
La cura allora è intesa come opportunità che l’essere umano si offre per darsi forma, ovvero l’occasione che la persona si permette a se stessa per formarsi, ma anche per rendersi sé in funzione di sé con l’altro.
La cura è attenzione al rapporto interpersonale, partendo dal legame di attaccamento, fino ad arrivare al rapporto intersoggettivo che si crea anche tra educatore e bambino.
Appare, quindi, necessario fare cultura del pensare, del sentire e dello stare bene insieme. Creare una cultura del sentire è già un’azione specifica di cura verso la società, perché sappiamo tutti, quanto i sentimenti che ci facilitano per vivere meglio, sono l’accettazione, la tenerezza, la speranza, sentimenti che hanno necessità dello sguardo e del gesto altrui.
È sempre più forte la necessità di legami educativi espressi attraverso i differenti linguaggi e non solo attraverso la parola. La cura permette di dedicare spazio, tempo, agito, a dettagli che troppo spesso vengono tralasciati, ci permette di rendere migliore il mondo nel quale viviamo, creando opportunità per ambienti attenti ai bisogni vitali e formativi, i quali a loro volta generano luoghi dove sia possibile perseguire benessere e educarsi agli affetti e alle emozioni
Ascoltarsi, sentirsi, in ciò che pensiamo e altresì pensare ciò che sentiamo, ci permette di dare una voce alle emozioni, generare comunicazione e quindi essere anche in grado di conquistare una maggiore padronanza del proprio essere, sia negli aspetti emotivamente positivi, ma anche nella gestione dei propri conflitti interiori.
Occorre imparare ad ascoltare, non più solo udire; occorre prestare attenzione ai dettagli, alle tipologie di comunicazione, ai volti, agli sguardi, alle posture…è necessario osservare con attenzione per poter cogliere le emozioni altrui, sospendendo i nostri pensieri così da poter disporci verso l’altro.
La cura educativa non può assolutamente tralasciare, l’intimità che l’altro porta con sé. Chi educa, non può giudicare, ma solo agire in modo educativo.
Facciamo della cura della relazione il cuore del nostro agire educativo perché dietro un bambino “curato emotivamente” ci sarà un adulto emotivamente sereno e aperto al mondo.
Alessia
Cookie | Durata | Descrizione |
---|---|---|
_ga | 2 years | Il cookie _ga, installato da Google Analytics, calcola i dati di visitatori, sessioni e campagne e tiene anche traccia dell'utilizzo del sito per il rapporto di analisi del sito. Il cookie memorizza le informazioni in modo anonimo e assegna un numero generato casualmente per riconoscere i visitatori unici. |
_gat_gtag_UA_10894428_1 | 1 minute | Utilizzato da Google Analytics per limitare la frequenza delle richieste |
_gcl_au | 3 months | Fornito da Google Tag Manager per sperimentare l'efficienza pubblicitaria dei siti Web che utilizzano i loro servizi. |
_gid | 1 day | Installato da Google Analytics, il cookie _gid memorizza informazioni su come i visitatori utilizzano un sito Web, creando anche un rapporto analitico delle prestazioni del sito Web. Alcuni dei dati che vengono raccolti includono il numero dei visitatori, la loro origine e le pagine che visitano in modo anonimo. |
Cookie | Durata | Descrizione |
---|---|---|
IDE | 1 year 24 days | I cookie IDE di Google DoubleClick vengono utilizzati per memorizzare informazioni su come l'utente utilizza il sito Web per presentargli annunci pertinenti e in base al profilo dell'utente. |
test_cookie | 15 minutes | The test_cookie is set by doubleclick.net and is used to determine if the user's browser supports cookies. |